DER HIMMEL ÜBER BERLIN

Venerdì 15 settembre 2023, ore 21.00, Giardino Pubblico “Muzio de’ Tommasini” di Trieste (ingresso lato Via Giulia | Largo Tomizza)
Nell’ambito della rassegna “Il giardino del cinema” la Casa del Cinema di Trieste, in collaborazione con il DeutschZentrum Triest, ha presentato la proiezione di DER HIMMEL ÜBER BERLIN (Il cielo sopra Berlino) di Wim Wenders (Germania, Francia, 1987, 130’) con Bruno Ganz, Solveig Dommartin, Otto Sander, Curt Bois, Peter Falk. Edizione restaurata in 4K.
Il film che ha segnato il “ritorno a casa” di Wenders, dopo otto anni negli Stati Uniti, ha per protagonisti gli angeli custodi, esseri invisibili che ascoltano i pensieri dei mortali e cercano di confortarli. Uno di loro, Damiel (Bruno Ganz), desidera diventare umano dopo essersi innamorato della bella trapezista Marion (Solveig Dommartin). Peter Falk – nel ruolo di se stesso – lo aiuterà nella trasformazione, introducendolo ai piccoli piaceri della vita. Il film è narrato dalla prospettiva degli angeli, che vedono il mondo in bianco e nero. Solo quando Damiel diventa umano, il mondo a colori gli si rivela. Si lascia alle spalle il suo vecchio amico Cassiel (Otto Sander), che continua ad essere accompagnato da Homer (Curt Bois), il “narratore dell’umanità”.
PROMOZIONE DELLA LINGUA E DELLA CULTURA TEDESCA ATTRAVERSO IL CINEMA

Il Deutsch Zentrum Triest è da tempo impegnato nella diffusione della lingua tedesca in Friuli Venezia Giulia. Riconoscendo il potenziale del cinema come strumento di diffusione culturale, l’associazione ha inteso di sostenere l’iniziativa della Casa del Cinema di Trieste, con la proiezione del film in lingua originale tedesca “Il corsetto dell’imperatrice” (Corsage, Austria, Lussemburgo, Germania, Francia, 2022, 113’) di Marie Kreutzer.
Il cinema, con la sua capacità di evocare emozioni e di raccontare storie universali, è un mezzo potente per diffondere la cultura e favorire il dialogo tra le persone. La decisione di proiettare a Trieste “Il corsetto dell’imperatrice”, in un contesto come quello del programma cinematografico estivo “Il Giardino del Cinema”, rispecchia il desiderio di offrire al pubblico un’esperienza autentica e immersiva nella cultura tedesca. Gli spettatori hanno avuto infatti la possibilità di ascoltare le voci degli attori nella lingua originale, apprezzandone i dettagli e cogliendone tutte le sfumature emotive.
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CONFERENZA: VOCI D'OLTRALPE NELLA TRIESTE DEL PRIMO NOVECENTO

(foto Trieste Musei)
Le conferenze o incontri culturali offrono l’opportunità di esplorare e diffondere le tradizioni, le pratiche, le arti e le espressioni culturali di una determinata comunità o territorio. Sono spazi in cui studiosi ed esperti, possono condividere la loro conoscenza e competenza con il pubblico; nel caso delle conferenze che promuoviamo come DeutschZentrum Triest, esse incoraggiano la partecipazione e l’interazione tra persone di diverse origini.
Attraverso queste occasioni, il pubblico può acquisire una comprensione più profonda delle culture diverse dalla propria, abbattendo stereotipi e pregiudizi.
Incentivo alla ricerca e all’approfondimento, le conferenze culturali spingono gli studiosi e gli esperti a condurre ricerche e approfondimenti su vari aspetti culturali. Come nel caso della conferenza “Voci d’oltralpe nella Trieste del primo Novecento: Ricarda Huch, Hermann Bahr, Rainer Maria Rilke” nata dagli studi condotti nell’ambito di un dottorato di ricerca della dott.ssa Giulia Frare.
CONFERENZA “COME IMPARAVANO I TRIESTINI IL TEDESCO UNA VOLTA?”

Vi siete mai chiesti come i triestini imparavano il tedesco una volta? Qual era il modello di lingua proposto, quali concetti culturali venivano trasmessi e quali metodi didattici? Ne abbiamo parlato martedì 13 dicembre ore 17:00 nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich a Trieste, grazie alla conferenza alla quale hanno partecipato Lorenza Rega, professore ordinario, e Anne-Kathrin Gärtig-Bressan, ricercatrice a tempo determinato di lingua e traduzione tedesca,
L’incontro dal titolo “Wie lernten Triestiner einmal Deutsch? – Come imparavano i triestini il tedesco una volta?” è stato organizzato dal DeutschZentrum Triest, nell’ambito del suo ciclo di incontri culturali “K wie KULTUR”, in collaborazione con la Sezione di Tedesco della SSLMIT dell’Università degli Studi di Trieste, nella quale le due relatrici insegnano.
Come sappiamo, fino al 1918 Trieste faceva parte dell’Impero asburgico, di cui era il porto più importante e uno dei centri della vita commerciale e culturale dell’epoca. La conoscenza del tedesco era un valore aggiunto per i triestini non solo per fare affari, ma anche per potere accedere alla pubblica amministrazione, per frequentare l’università in particolare a Vienna oppure a Graz.
L’incontro ci ha accompagnato in una conversazione su grammatiche e dizionari del tedesco in uso a Trieste tra il XVIII e il XX secolo. Presso la Biblioteca Civica di Trieste sono, infatti, custodite numerose grammatiche pubblicate dal Settecento in poi che consentono di gettare uno sguardo sul modo in cui i Triestini italofoni potevano apprendere il tedesco. Un’altra fonte che ci svela qualcosa sull’apprendimento del tedesco nel passato sono i dizionari italo-tedeschi custoditi nelle biblioteche regionali.
Questo viaggio ci ha portato anche a scoprire gli autori di dizionari tra cui Domenico Antonio Filippi, proveniente dal Trentino, che insegnava italiano all’Università di Vienna, o come Johann Ritter von Vogtberg, un alto funzionario dell’Impero asburgico, che durante il suo servizio aveva raccolto molti termini utili per chi doveva tradurre tra italiano e tedesco.
PERCORSI LETTERARI NELLA TRIESTE ASBURGICA:
R. HUCH, H. BAHR, R. M. RILKE

Il progetto dell’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con il DeutschZentrum Trieste.
L’Università degli Studi di Trieste e il DeutschZentrum Triest hanno avviato una collaborazione che ha portato allo sviluppo del progetto di ricerca “Percorsi letterari nella Trieste asburgica: R. Huch, H. Bahr, R. M. Rilke”. Lo studio afferisce al Dipartimento di Studi Umanistici e ha come referente scientifico il prof. Paolo Panizzo. A condurre la ricerca, ospitata dal DeutschZentrum Triest, la dott.ssa Giulia Frare, docente di Letteratura tedesca dell’Ateneo triestino.
Il progetto, finanziato dall’Università degli Studi di Trieste con fondi messi a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è nato con l’obiettivo di creare una sorta di mappatura, attraverso la loro ricognizione, dei luoghi più significativi legati a tre importanti figure letterarie della lingua tedesca, che vissero a Trieste e nella sua provincia tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento: Ricarda Huch, storica e scrittrice della cosiddetta “Innere Emigration” vissuta a Trieste tra il 1898 e il 1900; Hermann Bahr scrittore e critico letterario austriaco, che visitò Trieste nel 1909 come prima tappa del suo viaggio in Dalmazia e il poeta Rainer Maria Rilke, a più riprese ospite della famiglia Thurn und Taxis tra il 1910 e il 1912 e il cui amore e gratitudine per il paesaggio duinese sono ben note.
L’identificazione di questi luoghi ha reso possibile la creazione di percorsi letterari su questi autori portando nuova luce a un periodo storico particolarmente florido della storia culturale del porto asburgico e valorizzandolo dal punto di vista scientifico, didattico e turistico.
Nell’ambito della ricerca il DeutschZentrum Triest ha curato e sostenuto l’organizzazione di alcune attività divulgative per il coinvolgimento delle scuole e del pubblico di studenti universitari e di appassionati: è stata organizzata una conferenza on-line dal titolo “Trieste reale e Trieste letteraria negli scritti di Ricarda Huch”, aperta a tutti e nell’aprile 2022 alcuni studenti del Liceo linguistico “F. Petrarca” di Trieste con il tedesco quale lingua curricolare, hanno partecipato a due seminari dedicati a Hermann Bahr e a Rainer Maria Rilke.